Alegrías de Cádiz
Perché viene utilizzato?
Il flamenco è in grado di trasmettere una gamma molto ampia di emozioni. Per questo motivo, a seconda dello stato d’animo di ciascun interprete e della sensazione che vogliamo ottenere, eseguiamo stili diversi. In questo caso, balliamo le Alegrías (il cui significato letterale è alegrías) perché vogliamo ricreare una sensazione di grazia e divertimento, celebrare i successi e ridere dei dolori.
Tema
All’interno della grande varietà di temi presenti nel flamenco, in questo stile si sentono riferimenti al mare e ai suoi traffici, alla costa, alla natura, all’amore in senso suggestivo o alla celebrazione della vita. Questi temi saranno sostenuti da una serie di ritornelli (noti anche come juguetillos) che rafforzano il carattere dello stile.
Costumi
I costumi utilizzati sono caratterizzati dall’uso di colori vivaci e intensi. Il costume tradizionale femminile è quello che si distingue maggiormente, potendo utilizzare accessori come la bata de cola, il ventaglio, le nacchere o lo scialle.
Come viene interpretato?
Quando parliamo di una struttura classica della danza, dobbiamo tenere conto del fatto che gli artisti, grazie alla loro ampia conoscenza e tecnica, possono variarla, eliminando, accorciando o cambiando parti di essa. L’interpretazione di questa danza vi ricorderà il dondolio di una nave che naviga sulle onde del mare.
In questa performance si osserva una struttura a due parti. Le alegrías lasceranno il posto a un altro stile, le bulerías de Cádiz, che concluderanno la danza.
Tutto inizia con la chitarra e le cante, che ci introdurranno nell’atmosfera di festa, preparando l’ingresso del ballo. In questa prima parte si alternano il canto, le falsetas (o frasi) della chitarra e lo zapateado (gioco di piedi). L’intensità aumenta progressivamente, alla ricerca dell’ultima “remata” che lascia il posto al silenzio, un momento intimo e lirico tra la chitarra e la bailaora che divide le due parti della danza.
Successivamente, inizia un gioco tra la chitarra e i piedi del ballerino, la cui velocità aumenta. Una volta terminato, lasciamo spazio alle Bulerías de Cádiz, un momento in cui l’espressività e la festosità raggiungono il loro apice, concludendo questa danza di Alegrías.
Un po’ di storia
È uno degli stili più importanti del flamenco, sia per quanto riguarda il canto, sia per quanto riguarda l’esecuzione e, soprattutto, la danza, da cui si sono cristallizzati gli altri stili di ballo. Gli studi più recenti [di ricercatori come Guillermo Castro e Faustino Núñez] sostengono che questo palo condivide elementi con la jota, un genere popolare spagnolo in effervescenza dalla seconda metà del XVIII secolo alla prima metà del XX secolo. Troviamo antecedenti anche in elementi di altri generi popolari come i panaderos gaditanos, le coplas romanceadas o, soprattutto, i jaleos del XIX secolo. Troviamo le prime notizie di Alegrías nel 1867, potendo così collocarle cronologicamente nella seconda metà del XIX secolo.
La danza Alegrías è storicamente associata alla danza femminile, più decorativa e sinuosa. Dalla nascita dei caffè canori (1850-1920), si è assistito a uno sviluppo e a una codificazione estetica della danza intorno alla divisione sessuale del ballo. Nel corso del XX secolo e a partire dal XXI secolo, questa divisione del ballo delle alegrías si è diluita, e sia gli uomini che le donne dominano questo stile. Troviamo figure molto importanti nella danza delle alegrías come María la Macarrona, Trinidad Huertas “La Cuenca” e Matilde Coral.
Buon divertimento!
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